Poesie sugli scaffali. Marvi Del Pozzo, Alla luna

 


 

Fare e ascoltare poesia significa infatti partecipare al costituirsi di una comunità e farsi interprete del suo desiderio disinteressato di verità, di ricerca di autenticità nel rapporto con se stessi e col mondo. (Sonia Giovannetti, La poesia malgrado tutto, Castelvecchi, 2022, p. 62). 

Letture, riletture, proposte di poesie dagli scaffali della mia libreria.  Ogni settimana una poesia, l'invito a una lettura calma, sospesa, a una rilettura "di ogni cosa intorno" (dal titolo di una raccolta di Silvia Vecchini e Marina Marcolin, Poesie della notte, del giorno, di ogni cosa intorno, Topipittori 2014). 

 

 
 
Alla luna 
 
 
Nei cinquant'anni 
 
dal calpestio della tua faccia scabra 
 
ti ripenso fatata di magia 
 
negli occhi dei bambini 
 
e degli amanti. 
 
Quella prima parola di mia figlia 
 
che non è stata mamma nè papà 
 
ma un'incantata UNA 
 
nel suo spiegarsi acerbo. 
 
La manina protesa nella notte 
 
e occhi intensi, vividi, già adulti. 
 
Tra le mie braccia avvolte tutte e due 
 
dal sospiro del tempo e dell'estate
 
col cuore aperto, libero, in pienezza 
 
benedicevo il cielo della sorte 
 
che mi faceva madre d'una bimba, 
 
fin dal primo lunare balbettio, 
 
curiosa come me dell'armonia 
 
d'ogni bellezza che dilata il cuore. 
 
D'istinto anteponeva le emozioni 
 
alla stringente logica del vero. 
 
Io la riconoscevo come figlia 
 
ma constatavo che la mia creatura 
 
più vagamente dentro sé intuiva 
 
nella natura, più che in me, sua madre. 
 
 
 
 Marvi Dal Pozzo, La luna e l'orologio, La Vita Felice 2021, p. 18
 
 

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