Rifiuto poesie
in bianco e nero di scrivere
in specchi vecchi
di guardare rifiuto
poesie in tuniche
e mantelli mi stancano
voglio le mie parole nude
che nuotino al sole
e come gabbiano le mia matita
che trascini al largo
l’alfabeto
In Pane e poesia, La Vita Felice, 2015, p. 28
Per le donne la poesia è opera spirituale e corporale allo stesso tempo.
Con il pane e la poesia, le donne sperimentano ed elaborano i temi del lavorare, del divino, del soggetto e dell'altro. Costituiscono il proprio linguaggio come un abitare, come logo dello scambio, della condivisione, della produzione propria del fare femminile, le quali opere hanno sempre caretterizzato la presenza femminile.
Alexandra Zambà, curatrice dell’antologia
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