Poesie sugli scaffali. Sabino Caronia, Io per te sono vivo

 

 

 

Fare e ascoltare poesia significa infatti partecipare al costituirsi di una comunità e farsi interprete del suo desiderio disinteressato di verità, di ricerca di autenticità nel rapporto con se stessi e col mondo. (Sonia Giovannetti, La poesia malgrado tutto, Castelvecchi, 2022, p. 62). 

Letture, riletture, proposte di poesie dagli scaffali della mia libreria.  Ogni settimana una poesia, l'invito a una lettura calma, sospesa, a una rilettura "di ogni cosa intorno" (dal titolo di una raccolta di Silvia Vecchini e Marina Marcolin, Poesie della notte, del giorno, di ogni cosa intorno, Topipittori 2014). 

L'immagine è un dipinto del pittore espressionista Franz Marc, Die großen blauen Pferde , Grandi cavalli  azzurri, e ci accompagnerà in queste letture. 

 


Io per te sono vivo e di te sola

scapigliata poesia soltanto vivo. 


Tu dai luce alla notte e con il fuoco 

del tuo cerino accendi la mia fiamma. 


Tu dai voce al silenzio e, se tacessi, 

sento che griderebbero le pietre. 


Sabino Caronia, La ferita del possibile, Iride 2016, p. 15

 

Dalla prefazione di Loretto Rafanelli  

In La ferita del possibile c'è  l'urgenza di tracciare un itinerario umano e affettivo che spinge il poeta a derogare da codici artefatti, se non addirittura a situarsi, con i dovuti "scarti", in una struttura classica del verso che con le sue delicate scale è l'unica capace di rappresentare uesta cavalcata poetica, che è intima, ma pure tiene un connotato ampio, che va al di là del gioco personale autoreferenziale, in questo canto senza nomi, dove la poesia non è mossa da contingenze, calcoli o storie minori, ma aperta al mare incessante dei sentimenti, in una emozione piena di appelli e invocazioni profone, come in questi versi: " Ma io cerco soltanto/ la forma di una mano,/ quella che tu mi hai teso/ la sera dell'addio." 




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