Un cenno della mano, saluto chi gioca,
chi valuta crucciato l’apertura
e maledice il giro del mazziere:
oltrepasso la soglia, torno sotto
casa.
Presto ricorderò il richiamo
-
fischio o voce
ricorderò i nomi uno a uno
e vi vedrò correre per strada,
segnare i cortili con il gesso,
inventeremo insieme giochi e
giorni,
e ognuno avrà una madre alla
finestra
affacciata a chiamare per la cena.
Dispersi a raggi negli androni,
le parole custodite nelle bocche,
preservate solo per il gioco,
ché non le renda guaste la ragione.
Sofonisba Anguissola - Tre bambini con cane