Poesie sugli scaffali. Nina Cassian, Cosa ho detto allo scoiattolo

 

 

Fare e ascoltare poesia significa infatti partecipare al costituirsi di una comunità e farsi interprete del suo desiderio disinteressato di verità, di ricerca di autenticità nel rapporto con se stessi e col mondo. (Sonia Giovannetti, La poesia malgrado tutto, Castelvecchi, 2022, p. 62). 

Letture, riletture, proposte di poesie dagli scaffali della mia libreria.  Ogni settimana una poesia, l'invito a una lettura calma, sospesa, a una rilettura "di ogni cosa intorno" (dal titolo di una raccolta di Silvia Vecchini e Marina Marcolin).

L'immagine che ci accompagna è un'opera di Paul Klee,  Fish magic, La magia dei pesci , 1925. 

 

Cosa ho detto allo scoiattolo

 

Ti ho sottratto all'anonimato del fogliame,

al rifugio mediocre della nocciola.

Ti ho scaraventato nella luce 

chiamandoti rosso irsuto, 

determinando il tuo salto e il tuo scopo.

Tutto quello che fai mi appartiene

anche se tu d'un tratto 

ti mettessi a nuotare nella ghiaia

o a rosicchiare grossi tocchi di cartone

o ad aprire e chiudere, ad oltranza, 

i tuoi occhi meccanici

non riuscirai a distrarmi.

Tu non evaderai dalla prigione della mia poesia. 

 


Ce-i-am spus veveriţei

 

Eu te-am scos din anonimatul frunzelor,

din refugiul mediocrul al alunei.

Eu te-am aruncat în lumină

numindu-te roşu stufos,

precizându-ţi săritura şi ţelul.

Tot ce faci îmi aparţine

chiar dacă-ai să începi deodată

să înoţi în pietriş

Sau să ronţăi mari bucăţi de carton

Sau să închizi şi să deschizi, la nesfârşit,

 ochii tăi mecanici,

nu mă poţi deruta.

Nu vei scăpa din carcera poiziei mele. 

 

Nina Cassian, C'è modo e modo di sparire, Adelphi, 2011, a cura di Ottavio Fatica, traduzione di Ottavio Fatica e Anita Natascia Bernacchia, pp. 45 e 44

 

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