Poesie sugli scaffali. Maria Grazia Palazzo, Le nuvole sanno le transizioni di pianeti


 

 Fare e ascoltare poesia significa infatti partecipare al costituirsi di una comunità e farsi interprete del suo desiderio disinteressato di verità, di ricerca di autenticità nel rapporto con se stessi e col mondo. (Sonia Giovannetti, La poesia malgrado tutto, Castelvecchi, 2022, p. 62)

Letture, riletture, proposte di poesie dagli scaffali della mia libreria. Proverò a pubblicare una poesia al giorno, a partire da quelle già presenti nel blog, come puro e semplice invito alla lettura. 

L'immagine è un dipinto del pittore espressionista Franz Marc, Die großen blauen Pferde , Grandi cavalli  azzurri, e ci accompagnerà in queste letture. 

 

Le nuvole sanno le transizioni di pianeti

 

Le nuvole sanno le transizioni di pianeti

dentro equilibri in movimento, le sacche del tempo

dalla notte dei tempi, a rivoltare zolle tra Oriente

e Occidente, luciombre ad aprire un varco.

I voli e le cadute delle pietre, a dividere il mondo,

chiamarlo a resistere, a franare, a resistere,

sul corpo di generazioni, di un'iride malata di mondo.

Sui corpi degli invisibili si annidano i fasti millenari di Anfitrione,

residui di una cena che scompone caos e morte,

sguardi poveri e ignavi.

Le nuvole sanno i disastri, le vittorie, la morte

- fame e sete di chi non ha niente -, il giro di vite 

menzogna dei potenti, schiaffo della morte

pecunia non olet.

Oh lingue sommerse, dimenticate, non sappiamo 

gli abbandoni dei senza nome

il disastro, la disperazione.

Nella emorragia planetaria della casa comune

le banche hanno azzerato le biblioteche,

dismesso la memoria, rimossa la Storia.

Le nuvole sanno quando il vento porta il canto

della madre terra alle orecchie di Mercurio e 

il Cireneo ogni volta ritorna a fare la stessa azione

senza poter cambiare il Finale di partita. 

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