I geni
In un certo senso Napoleone doveva essere un genio,
altrimenti Goethe non l'avrebbe stimato.
Vinceva le battaglie con l'atavica forza del destino,
usando le tecniche del mondo moderno.
E riduceva in frantumi l'Europa cristiana
che poi inutilmente si cercava di ricomporre.
Tutto questo doveva essere così, e la sua energia
era senza dubbio fuori dal comune.
Eppure la mia stima è maggiore nei confronti di Goethe
che non permise al figlio di arruolarsi nell'armata Prussiana.
Persino i cammei con il profilo di Napoleone puzzano di cadaveri.
Gli innamorati leggono "Le elegie Romane" di Goethe, fragranti di rose.
In "... in un soffio tra gli aceri...", a cura di Paolo Ottaviani, LietoColle, 2019, p. 99 . Traduzione dall'estone di Mailis Põld.
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