Come promesse bisbigliate
come fughe ridenti
si susseguono i profili dei colli
le balze delle crete
e poi negli angoli petrosi dei borghi
ognuno incontra il sé perduto
che chiede albergo a opere e visioni
paesaggi sublimati nei tramonti
alla cura e all’ampiezza del concetto
al seme al taglio al campo
agli archi alle volte alle colonne
alla sincronia dell’attimo
abbandonato all’eterno.
Foto scattata camminando in Val d'Orcia
Un paesaggio a me molto caro, che hai reso in scene e pensiero davvero memorabile.
RispondiEliminaTi ringrazio, cara Annamaria.
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