Ho rivissuto l’odore stantio
che mi coglieva nel buio della casa
e il sorriso dolce di tua madre
in una miseria d’anime e di cose
come i tuoi capelli di fiamma
nascosti nella stanza
e tu coi tuoi lavori ingenui
una cucitura vana per uno squarcio
già aperto sottopelle
abisso inquieto che ti lampeggiava
tu, oscuri gli occhi e folle
mutata nel nome
al tuo destino
incatenata e persa.
Giacomo Balla, La pazza - 1905
L'immagine è tratta da una trasmissione di Radio 3 dedicata a quest'opera di Giacomo Balla.
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