Se Olga seguisse a ritroso
il filo dei suoi passi
chissà in quale punto
scioglierebbe il nodo ,
il cappio scorsoio alla gola,
come smonterebbe le parole
che la fanno oggetto,
possesso stretto nella morsa,
nella tenaglia del sistema,
che prende voce duplice e
molteplice
e si pronuncia in bocche d’assassini.
Se Olga e le altre avanzassero
dall’ombra del limbo che le
annienta,
che toglie loro sembianza di
persona
e determinazione di soggetto,
chissà in quale punto
leverebbero le voci
e noi con loro a offrire
la cura di amaro nutrimento.
William Blake, Hecate - 1795
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