Al confine dello sguardo
dietro la spalla mi appare
la Perdita dal volto diafano.
Inevitabile e innocente
dilaga oltre il limite precario
della fila d’alberi che additi
e sparge il suo candore
tra i passi, le voci che si inseguono,
le finestre che si aprono
e si
chiudono,
le chiavi girate nelle porte,
la fila davanti alla cassa ,
le foglie dei platani
che rincorrono le stagioni.
Noi, per scommessa e preghiera,
alitiamo sulla creta del sogno
e scorriamo le dita a incidere
segni di passaggi
letture da tramandare
per resistere.
bellissima, grazie...
RispondiEliminaGrazie! <3
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