Oggi si stende l’inverno
tra il cielo e la terra, e io
come una bambina distratta
attraverso passaggi, margini
e fuliggini che smemorano
sull’intonaco scrostato.
Eravate e non vi conoscevo.
Restate come nebbia tra i rami
scabri dell’albuccio, tremori di
foglie
che sospendono il corso del giorno.
Che bella questa poesia, e anche le altre mi hanno colpito.
RispondiEliminaI tuoi versi sono davvero notevoli, e me ne compiaccio, cugina Cristina.
Spero tu insista, perché il talento va coltivato e fa bene alla nostra vita, la rende più consapevole e armoniosa.
Ma questo naturalmente tu lo sai già. Complimenti sinceri.
Un caro saluto.
Armando
Grazie, Armando! Sono felice di leggere questo tuo commento.
RispondiEliminaUn caro saluto anche a te