domenica 17 aprile 2016

Polvere e sabbia


Polvere il mio respiro
Polvere i giorni
- Ho grani di silice tra le dita
E in piccole luci
Mi perdo. 


Paul Klee - Funambolo




mercoledì 13 aprile 2016

Haiku


Ricordi in folla
Pretendono udienza
Disincanto dell’io.


Edward Hopper - Rooms by the Sea



Erik Satie - Gnossienne 1 - 2 - 3





giovedì 7 aprile 2016

Gemma bianca


e ne la notte bruna
alto silenzio fa la bianca luna
T. Tasso

Gemma bianca irrorata silente 
Di luce, m’inviti muta a deporre
La lotta e le armi del giorno che
Inquieto mi stringe, mi attacca.
Sia pace, non resa, l’offerta
Che scioglie il laccio dei tempi,
il nodo dell’ora spietata,
all’anima nuda d’appigli .
Gemma pietrosa sorgi
In algido bagliore,
Dilata silenziosa
Lo spazio della notte, 
Porgimi una coppa
D’ascolto, di quiete,
Insegnami oggi
Un canto di perdono.
Gemma celata al giorno
Sceglierò di perdermi
Nel tuo alto silenzio.



Hasui Kawase - Full Moon at Fugato Island
                                                                           





lunedì 4 aprile 2016

In giardino


I bambini svariano corse festose
Nel giardino riarso sollevando
Incuranti nuvole di polvere.
Pochi alberi in fiore e i grappoli
Pendenti del glicine ascoltano
Risa e voci e curvano le fronde su drammi
Di ingenue ripicche e segreti svelati
Agli insetti rapiti tra l’erba.
E mantengono il riserbo
Sull’origine delle lacrime
Che compaiono tra le ciglia.
E tu non sai se è rugiada
A un dolore nascosto
O il varco di una nuova speranza.


Paul Klee - Albero in giardino




mercoledì 30 marzo 2016

Vendetta

Sul terrazzino assolato e stretto
Leggevo intenta versi di Gozzano
E intrecciavo il glicine odoroso
Della dimora cantata nei sonetti
A trilli e gorgheggi dispiegati
Tra gli aranci carichi di frutti,
I rampicanti e le mura antiche.
Nei versi e nei suoni volevo
La feritoia che azzurra il paesaggio
E mi consola da rovinio e disprezzo
Dalla pretesa di un nuovo senza cura
Affastellato di antenne,
Di acciaio anodizzato.
Che vento e seme scovino una crepa  
-un interstizio-
E ricoprano l’opera meschina
Di passiflora pietosa a ricadervi  
Da pietre millenarie in verdi tralci
E di grappoli di glicine violetti
Inebrianti di gioiosa incuria
Ad avvinghiare l’impietoso scempio
Della Storia defraudata di strade
E umori antichi
Di voci nei cortili
E stanchezza dai campi
Del senso di sacro che attraversava il giorno
Arrossando il declinare tra riverberi di luce.
Vorrei sognare un romitaggio dolce,
Dolce m’inebria la verde vendetta.


Particolare di basamento in opera quadrata - Foto di Cristina Polli




lunedì 21 marzo 2016

Mio padre aveva gli occhi verde bosco


Mio padre aveva gli occhi verde bosco
E gli gravava sui tratti
Un’inquietudine perenne.
Non era la tristezza a visitargli il volto
ma un’ira tormentata e chiusa
che celava ferite antiche
e incomprensioni.
Eppure ricordo prati e i rari
Sorrisi nei giorni dell’infanzia.
Solo ora trasfigurato
Nel pensiero mi appare
Come un desiderio taciuto
Il verde bosco nel tuo sguardo.


Edward Hopper

La poesia è apparsa oggi in Nel centro dello specchio, VII e-book de "I quaderni di Erato" . 
Agli autori e ai redattori del blog il mio sentitissimo ringraziamento. 




domenica 6 marzo 2016

Chiedo in prestito


Chiedo in prestito una veste
Da indossare come un gioco sconosciuto
Per non essere io per un istante.
Chiedo di dimenticare il gesto appreso
Di sorprendermi quando alzo lo sguardo
Trasalire e perdere la presa della cima
Che tende tra la vista e l’oggetto una distanza.



William Turner - Venice, looking east from the Giudecca, sunrise